Ittero del neonato

Redazione : Dr.ssa L. Rossi
Approvazione : Dr. R. Bellù
Data : ottobre 2012

Questa linea guida è basata sulla linea guida NICE-NHS Neonatal jaundice alla quale si rimanda per il testo completo, le prove di efficacia ed il grading delle raccomandazioni. Questo documento riprende le raccomandazioni sintetiche che risultano applicabili nello specifico contesto clinico. www.nice.org.uk

Grafici ed algoritmi

Introduzione

L’ittero è la più comune manifestazione clinica della medicina neonatale, ma solo raramente è espressione di malattia o è associata a neuro tossicità ed esprime l’accumulo nella pelle di bilirubina nella forma non coniugata, non polare e liposolubile che deriva dalla degradazione dell’emoglobina. La forma non coniugata è neurotossica per i neonati a determinate concentrazioni e in determinate condizioni, mentre la bilirubina coniugata non è neurotossica, ma è indice di una patologia potenzialmente grave.

Circa i 2/3 dei neonati a termine assolutamente sani e l’80% dei neonati pretermine sviluppa ittero nella prima settimana di vita quale riflesso della ridotta capacità del fegato di eliminare la bilirubina a fronte di un’elevata produzione. L’ittero che ne risulta è definito fisiologico, ma d’altra parte ogni bambino itterico richiede una valutazione per quantificare il rischio di ittero patologico ed il relativo trattamento.

Il feto elimina bilirubina non coniugata attraverso la placenta e il fegato materno e alla nascita i livelli medi di bilirubina su sangue di cordone sono compresi tra 1,6 e 2 mg/dl. La bilirubina è un prodotto di degradazione dei globuli rossi nel sangue. La distruzione dei globuli rossi produce bilirubina non coniugata (o 'indiretto'), che è per lo più legata all'albumina. La bilirubina non coniugata viene metabolizzata nel fegato e trasformata in forma coniugato (o 'diretto'), che poi passa attraverso l'intestino ed è escreta nelle feci. La bilirubina può essere riassorbita nuovamente dalle feci rimaste nell'intestino.

I globuli rossi dei neonati hanno una durata più breve rispetto a quella degli adulti ed inoltre la loro concentrazione in circolo è più elevata, motivo per cui i livelli di bilirubina sono più alti in epoca neonatale di quanto non siano più tardi nella vita. Il metabolismo, la circolazione e l'escrezione della bilirubina sono anche più lenti che negli adulti così che un certo grado di iperbilirubinemia si verifica come risultato di questo meccanismo fisiologico, comune e di solito innocuo nei neonati.

È difficile dire quali siano i bambini che invece sono a rischio di sviluppare elevati livelli di bilirubina che potrebbero diventare pericolosi, o che hanno una patologia seria come causa di ittero.

Ittero fisiologico

I neonati allattati al seno hanno maggiore probabilità dei neonati allattati artificialmente di sviluppare ittero nelle prime settimane di vita ,ma questo non rappresenta un valido motivo per interrompere o non incoraggiare l’allattamento materno. I motivi dell’ associazione tra allattamento materno e ittero neonatale non sono stati chiaramente identificati, includono un inadeguato supporto all’allattamento stesso che può condurre a scarsa alimentazione, la ridotta peristalsi intestinale che incrementa i livelli di bilirubina nel circolo entero-epatico, la presenza nel latte materno di fattori non chiaramente identificati. Infine è possibile che nei neonati allattati artificialmente i livelli di bilirubina siano ridotti a causa di un’aumenta clearance della bilirubina da parte dell’intestino di questi pazienti. La pratica assistenziale corrente che si avvale della dimissione precoce, spesso anche nelle prime 24 ore di vita, riduce la possibilità di sorveglianza del buon avvio dell’allattamento al seno che dovrebbe essere sorvegliato e supportato anche dopo la dimissione dall’ospedale.

Ittero patologico

L’ittero può avere cause non fisiologiche quali:

Le sindromi di Gilbert e di Crigler–Najjar rappresentano patologie che sono rara causa di ittero neonatale e sono determinate da alterata attività degli enzimi epatici. Tra le cause di ittero patologico ricordiamo anche il deficit di un particolare enzima, glucosio-6-fosfato deidrogenasi (G6PD),che può essere causa di ittero neonatale severo, è molto comune in certi gruppi etnici ed ha carattere familiare. L’ostruzione congenita e le malformazioni delle vie biliari come l’atresia, causano invece ittero di tipo ostruttivo con iperbilirubinemia coniugata. Questa condizione clinica è meritevole di valutazione specialistica e di trattamento chirurgico possibilmente entro le 8 settimane di vita.

Encefalopatia da bilirubina e kernicterus

Nei neonati la bilirubina non coniugata può oltrepassare la barriera ematoencefalica ed è tossica per i tessuti neuronali di cervello e midollo spinale. La bilirubina si deposita in particolare nelle aree di sostanza grigia del cervello come il globus pallido e del midollo, conferendo all’esame anatomopatologico un aspetto tipo “macchia” gialla da cui la definizione di kernicterus.

Il passaggio di bilirubina non coniugata nel cervello può essere causa di disfunzione cerebrale sia a breve che a lungo termine. Le manifestazioni acute dell’encefalopatia acuta da bilirubina includono letargia, irritabilità, alterazioni del tono muscolare e della postura, apnea, difficoltà di alimentazione e convulsioni.

Il termine kernicterus è altresì utilizzato per definire le manifestazioni cliniche di encefalopatia cronica da iperbilirubinemia che includono la paralisi cerebrale di tipo atetoide, il deficit uditivo, problemi visivi e dentali.

Sebbene l’ittero neonatale sia un problema molto comune, il kernicterus è molto raro e sembra esserci enorme variabilità nella suscettibilità dei neonati allo sviluppo di encefalopatia da bilirubina per una varietà di ragioni non completamente spiegate.

Esiste scarsa correlazione diretta tra i livelli di bilirubina circolante e l’evenienza di encefalopatia bilirubinica. Gli esatti valori di bilirubina che possono causare neurotossicità variano da bambino a bambino e dipendono dall’interazione di fattori molteplici che includono l’acidosi, l’età gestazionale, l’epoca postnatale, il livello e velocità di incremento della bilirubina serica, la concentrazione di albumina ed eventuali patologie concomitanti incluse le infezioni. La velocità di incremento dei livelli di bilirubina è probabilmente un fattore importante e da qui il maggior rischio di kernicterus nei casi di iperbilirubinemia da incompatibilità ABO-Rh e deficit G6PD.

Il kernicterus dei neonati a termine con assenza dei fattori di rischio descritti è praticamente sconosciuto per concentrazioni di bilirubina inferiori a 26,5 mg/dl, ma l’incidenza aumenta al di sopra di questi valori ed il rischio di kernicterus è molto aumentato per livelli di bilirubina superiori a 30 mg/dl. Kernicterus è stato descritto per valori più bassi in caso di nascita pretermine o in neonati a termine con fattori di rischio descritti associati.

Terminologia

Obiettivi della Linea Guida

Fornire una guida per:

Popolazione target

Interventi e pratiche considerati nella Linea Guida

Diagnosi

Raccomandazioni per tutti i neonati

Identificare i bambini a maggior rischio di sviluppare iperbilirubinemia significativa in presenza di uno dei seguenti fattori:

Controllare tutti i bambini al fine di :

NOTA

  • Non fare affidamento SOLO sul controllo visivo per la stima del livello di bilirubina in un neonato con cute e sclere itteriche
  • Non misurare i livelli di bilirubina di routine nei bambini che non sono visibilmente itterici

Neonati con ittero visibile nelle prime 24 ore

Per tutti i neonati con ittero evidente o anche solo sospetto nelle prime 24 ore di vita misurare e registrare il livello di bilirubina sierica con urgenza.
Continuare a misurare il livello di bilirubina sierica ad intervalli di 6 ore in tutti i bambini con ittero evidente o sospetto nelle prime 24 ore di vita fino a quando i valori sono :

Interpretare i livelli di bilirubina secondo l'età post-natale del bambino in ore e gestire iperbilirubinemia secondo la tabella e grafici con i valori soglia per il trattamento ( Vedi Tabella in Allegato) Garantire sempre una visita medica precoce per i bambini con sospetto o ittero evidente nelle prime 24 ore di vita per escludere patologie che si associano a ittero.

Neonati con ittero visibile dopo le prime 24 ore

Misurare e registrare il livello di bilirubina in tutti i bambini di più di 24 ore di vita con ittero evidente o sospetto Interpretare i livelli di bilirubina secondo l'età post-natale del bambino in ore e gestire iperbilirubinemia secondo la tabella e grafici con i valori soglia per il trattamento (Vedi Tabella in Allegato)

Misura della bilirubina serica

Gestione e trattamento dell’ iperbilirubinemia

Informazioni per i genitori o accompagnatori

Offrire ai genitori informazioni adattate ai loro bisogni e alle loro ansie sull’ ittero neonatale prestando particolare attenzione ad evitare inutili preoccupazioni. Le informazioni dovrebbero essere fornite attraverso la discussione possibilmente supportata da informazioni scritte affinché i familiari possano trovare riscontro dopo il colloquio verbale In linea generale le informazioni dovrebbero includere indicazioni riguardo:

Gestione dell’iperbilirubinemia

Misura e monitoraggio della bilirubina durante la fototerapia

Inizio Fototerapia

Durante la fototerapia:

Stop della Fototerapia

Tipo di fototerapia

Non utilizzare la luce del sole come trattamento per l'iperbilirubinemia.

Fototerapia singola per bambini nati a termine

Fototerapia singola per i bambini nati pretermine

Fototerapia continua multipla (due o più lampade) per i bambini nati a termine e pretermine

Iniziare la fototerapia continua multipla utilizzando due lampade a luce blu o/e l’associazione con fibre ottiche per trattare tutti i bambini se presentano una delle seguenti condizioni:

Quando il livello di bilirubina serica si riduce durante la fototerapia continua multipla ad un livello di 3 mg/dl sotto la soglia di exanguinotrasfusione, passare alla fototerapia singola.

Informazioni per i genitori

Offrire ai genitori informazioni verbali e/o scritte sulla fototerapia con i seguenti contenuti:

Cure generali del bambino durante la fototerapia

Monitoraggio del bambino durante la fototerapia singola convenzionale

Monitoraggio del bambino durante fototerapia multipla, continua

Fattori che influenzano il rischio di kernicterus

Identificare i bambini con iperbilirubinemia significativa come a maggior rischio di sviluppare kernicterus se presentano uno dei seguenti fattori

Valutazione clinica per la malattia di base

Oltre ad un esame clinico completo si raccomanda di svolgere tutti i seguenti test in bambini con iperbilirubinemia significativa di trattamento, nell'ambito della valutazione di un’eventuale malattia di base:

Interpretare il risultato, tenendo conto della forza della reazione, e se la madre ha ricevuto la profilassi con immunoglobuline anti-D durante la gravidanza Nell’ambito della valutazione clinica del neonato per eventuale malattia di base associata ad ittero, valutare se i test che seguono trovano indicazioni:

Cura dei bambini con ittero prolungato

L’ittero si considera prolungato se di durata superiore ai 14 giorni nei neonati con età gestazionale > 37 settimane e di durata superiore a 21 giorni nei bambini con età gestazionale inferiore a 37 settimane.

In caso di ittero protratto:

Immunoglobuline per via endovenosa

Considerare l ‘uso di immunoglobuline per via endovenosa (IVIG) (500 mg /kg in 4 ore) in aggiunta alla fototerapia multipla in continuo nei casi di malattia emolitica Rh /ABO quando il valori di bilirubina serica continuano ad aumentare con velocità > 0,5 mg/dl /ora

Le informazioni per la richiesta del consenso informato (emoderivato) ai genitori sulle IVIG dovranno includere

Exanguinotrasfusione

Predisporre ed effettuare una exanguinotrasfusione :

E/O

E/O

Informazioni per i genitori

Offrire ai genitori e parenti informazioni sulla procedura di exanguinotrasfusione con particolare riferimento a

Durante l’exanguinotrasfusione usare il doppio del volume ematico per lo scambio e si raccomanda di NON

Dopo l’exanguinotrasfusione:

Altre Terapie

Non usare alcuna delle seguenti terapie per trattare l’iperbilirubinemia: